L’Autorità Garante della Concorrenza ha condannato AGOS al pagamento di una sanzione (Provvedimento n. 26149/2016) per aver inviato una lettera ingannevole al consumatore, invitandolo ad estinguere il prestito con un nuovo finanziamento a tasso agevolato e rata mensile ridotta, ma il contratto proposto è risultato più gravoso per rata e tasso più alti. Grazie alla decisione dell’Autorità è possibile chiedere giudizialmente il risarcimento dei danni per quanto corrisposto ingiustamente. In altri termini, la famosa finanziaria agganciando i propri clienti con una promessa di nuova liquidità, tramite una “proposta riservata”, ometteva informazioni essenziali per indurre in errore il consumatore circa le caratteristiche del finanziamento, nella maggior parte dei casi peggiorative rispetto a quelle già in corso. Difatti la nuova rata mensile specificatamente profilata per il destinatario della lettera, così come affermato dall’Autorità, è risultata essere più alta causando un danno patrimoniale consistente nella differenza tra quanto pubblicizzato nella “proposta riservata” (TAN e TAEG indicati) e il contratto realmente sottoscritto(TAN E TAEG poi applicati ed aumentati di oltre il 20%).
L’Autorità Garante accertata la scorrettezza di tale comportamento ha condannato la società Agos a pagare una multa di 1,64 milioni di euro per pratiche commerciali ingannevoli e aggressive.